Periodico telematico di Storia e Scienze Umane

Numero 3
(10 febbraio 2003)

Editoriale



Oggi, 10 febbraio 2003, verrà celebrata la Giornata della Memoria. Per la prima volta, dopo cinquantasei anni di dignitoso silenzio, gli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia ricordano il loro sacrificio in nome dei valori della libertà e dell’italianità.

Come si legge nei comunicati stampa inviati dal Comitato organizzativo della Giornata “il 10 febbraio 1947 fu firmato il Trattato di Pace che determinò il passaggio delle Province di Pola, Fiume e di Zara, nonché di parte delle Province di Trieste e di Gorizia alla Jugoslavia comunista. 350.000 italiani scelsero la via dell'esodo per ragioni di fede, di libertà, di amore per l'Italia e di sopravvivenza”.

Per questo la Redazione di Storiadelmondo ha deciso di dedicare il suo terzo numero, la cui uscita è concomitante con la celebrazione, alla storia di queste terre, che tanto hanno dato all’Italia in termini di storia, cultura, arte.

Molti sono infatti i figli illustri che queste terre dal carattere latino-veneto hanno regalato alla nostra nazione. E molti di questi sono dimenticati, o quasi. Come dimenticata dai libri è stata la pagina di storia relativa alle foibe ed all’esodo degli italiani.

La nostra rivista si apre, dunque, con una serie di articoli dedicati alla religione, alla letteratura ed all’arte italiana delle terre giuliane, istriane e dalmate. In particolare il primo articolo a cura di Maria Ballarin propone un veloce excursus storico relativo alle diocesi cattoliche in Istria, Fiume e Dalmazia. Una perla rara è rappresentata dall’immagine della lapide di Ossero, “in cui sono incisi tutti gli articoli del Credo che gli studiosi fanno risalire al V secolo”.

Nel secondo articolo, a cura di Donatella Schürzel, è analizzata la letteratura di frontiera dell’Adriatico e di Trieste come crocevia di culture. Nel dettaglio vengono proposti dei ritratti di autori di confine, tra cui Slataper, Saba, Svevo e Stuparich, anche alla luce delle recenti interpretazioni dettate dal teorico Claudio Magris.

Il terzo articolo, a cura di Ilaria Pagani, propone alcune brevi note relative a due fra i più suggestivi monumenti presenti in Istria: l'Arena di Pola e la Basilica Eufrasiana di Parenzo.

Segue poi un articolo, a cura di Marino Micich, sulla storia dell’esodo dal 1943 al 1958, un quindicennio in cui “si verificò nei territori istriani, fiumani e dalmati ceduti dall'Italia alla Jugoslavia, un irreversibile declino demografico, culturale ed economico della presenza italiana”. Importanti ed interessanti i dati statistici del fenomeno tratti da A. Colella (a cura di), L’esodo dalle terre adriatiche. Rilevazioni statistiche, Roma 1958.

Il quinto articolo, a cura del Direttore, vuole tracciare una breve storia dell’insediamento di una delle prime comunità giuliano-dalmate a Roma, a partire dal 1947 sino ai giorni attuali. Obiettivo di questa ricostruzione è quello di mettere in evidenza il carattere dignitoso e forte di questa comunità, che ha saputo ricostruirsi una vita in una situazione nuova, in moltissimi casi sfavorevole, senza mai cedere alle tentazioni dell’odio e del rancore. Un Quartiere quello Giuliano-Dalmata definito una ‘piccola Istria’ nella periferia romana.

Il numero si chiude con tre recensioni: P. Flaminio Rocchi, L’esodo dei 350.000 giuliani, fiumani e dalmati a cura di Elena Baldassarri; Arrigo Petacco, L’esodo. La tragedia negata degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia a cura di Deborah Fogliani; Lionello Rossi Kobau, Prigioniero di Tito. 1945-1946 a cura di Umberto Maiorca.

Inoltre in “Primo piano” è posta una sezione d’attualità dedicata alle ragioni della Giornata della Memoria, con interventi del Dott. Guido Brazzoduro, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, sul significato della Giornata della Memoria, dell’On. Lucio Toth, Presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sulle ragioni del silenzio e del Cavaliere di Gran Croce Aldo Clemente che ha voluto rendere omaggio ad alcuni esuli benemeriti tracciandone dei rapidi ritratti personali e professionali.

[ Il numero è stato recentemente arricchito dalla presenza della relazione del Prof. Giuseppe de Vergottini, tenuta in occasione della "Giornata della Memoria", presso la Libera Università degli Studi "S. Pio V", unitamente a quella del Prof. Giuseppe Parlato, in preparazione. ]


Il Direttore

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< http://www.storiadelmondo.com/3/editoriale.htm > in Storiadelmondo, n. 3, 10 febbraio 2003.

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