Periodico telematico di Storia e Scienze Umane

Numero 22
(15 marzo 2004)

IS - Internet e Storia. 2° Forum telematico 15 Gennaio - 15 Marzo 2004.

Editoriale



Si è conclusa proprio oggi la seconda edizione del Forum Telematico IS-Internet e Storia, ideato ed organizzato da Angelo Gambella, con il sostegno tecnologico ed il know-how della Drengo Srl, società impegnata nell’applicazione delle nuove tecnologie alle Scienze Umane.

La seconda edizione del Forum s’inserisce perfettamente in quella che, sin dall’inizio, si è mostrata essere la linea editoriale, innovativa e rispondente alle nuove esigenze della didattica e della ricerca multimediale, del Medioevo Italiano Project, ente organizzatore del Forum, che ha messo, inoltre, a disposizione, nell’apposita sezione Dossier, alcuni testi, editi dalla Drengo, relativi alle tematiche del Forum.

Di particolare rilievo anche gli enti che hanno voluto concedere i loro patrocini: il Master in Storia e Storiografia Multimediale, organizzato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Studi Storici, Geografici e Antropologici, Università degli Studi ‘Roma Tre’; l’International Webmasters Association e la Italia Società Internet - sezione italiana di Internet Society.

Il Forum è stato articolato in tre sezioni: la prima inaugurata il 15 marzo, la seconda il 15 febbraio, e l’ultima e conclusiva il 15 marzo, ovvero in data odierna.

Storiadelmondo vuole partecipare, come per la prima edizione del Forum, all’interessante iniziativa e si pregia di pubblicare gli interventi dei Relatori, sottoforma di “Atti di IS-Internet e Storia”, la cui lettura è stata, finora, riservata ai partecipanti al Forum stesso. Pertanto in questo numero, il 22° della nostra rivista, si leggeranno (in ordine cronologico) gli studi di:

Sergio Chierici, La catalogazione informatizzata e il sito web dell’Archivio storico del Comune di Sarzana (SP), un interessante resoconto della nascita e dello sviluppo, incentivato da finanziamenti Comunali, dell’Archivio storico di Sarzana, ormai quasi del tutto usufruibile via internet, che è costato notevoli fatiche, tanto in fase progettuale quanto in fase di concreta realizzazione da ogni punto di vista. Un importante esempio, dunque, di salvaguardia, tutela e divulgazione del patrimonio storico nostrano;

Monica L'Erario, Risorse informatiche per gli studi umanistici: formare una ‘generazione di utilizzatori’. Un’esperienza didattica, la quale spiega, con entusiasmo ed umiltà, qualità entrambe apprezzabili e lodevoli, un’innovativa esperienza didattica di supporto agli studenti del corso di laurea in Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi ‘Roma Tre’, volta a renderli abili nelle ricerche d’informazioni bibliografiche utili e ragionate all’interno degli archivi OPAC esistenti nel territorio italiano;

Gianni Rapetti, Strumenti grafici a supporto dello studio della Storia, che illustra, argomentando saldamente le sue tesi con esempi che potrebbero definirsi ‘pratici’, l’utilità degli strumenti grafici come ausilio allo studio della storia. Inoltre, propone una serie di grafici, da lui realizzati come slides di una presentazione Power Point, atti ad evidenziare, per tappe successive, l’evoluzione dei fatti storici e, quindi, potenzialmente utilissimi per la comprensione dei testi e la memorizzazione dei dati;

Luigi M. Reale, Testualità digitali: un nuovo paradigma filologico. A proposito di una recente pubblicazione, il quale si sofferma sull’importanza della nascita di una nuova filologia: la filologia elettronica. Come egli stesso sostiene “la filologia elettronica nasce nel momento in cui si inizia a riflettere sulle problematiche connesse alla produzione di un testo che non è più direttamente scritto su un supporto materiale, ma codificato su un supporto digitale: il testo è o comunque diventa la sua codifica. L’invenzione della scrittura ha determinato il passaggio dalla preistoria alla storia, dalla trasmissione orale del sapere alla tradizione dei testi, insomma l’avvio di una nuova civiltà. Si tratta anche di un movimento dal provvisorio al permanente, quello che appunto contraddistingue la [...] stabilità del testo scritto; la scrittura digitale non sembra garantire più questa sicurezza [...]”. È tutto da gustare, dunque, l’interessante percorso teorico-pratico del nostro autore;

Marco Marandola, Il diritto d’autore in ambito digitale secondo la legislazione italiana: un problema aperto, che, nonostante la vastità, sia per i contenuti, sia per le problematiche, sia per le dottrine e giurisprudenze a livello nazionale ed internazionale, dell’argomento che ha inteso trattare nel suo studio, tenta di dare un inquadramento generale della materia;

Gennaro Tedesco, Storia, Internet ed identità italiana tra Bisanzio e Bagdad, il quale ci porta, affascinati, in una lunga passeggiata tra l’immaginario ed il reale, paragonando l’attuale situazione di Internet e della multimedialità, con le sue infinite potenzialità, all’avventura di cavalieri medievali, sempre e comunque alla ricerca della verità, in questo caso almeno di un avvicinamento alla verità storica. Dal testo si legge: “Una Scuola, attrezzata come laboratorio o atelier virtuale, senza le barriere divisorie delle aule di cemento armato e alla ricerca del contatto umano e apprenditivo ‘orizzontale’, grazie all’uso intelligente e sapiente di Internet, può disporre dei suoi cavalieri, ammazza drago, senza macchia e senza paura, cioè i suoi allievi, alla guisa di redivivi San Giorgio, armati dei loro potenti e prepotenti computer in rete”;

Paul Arpaia, Using Computer-Mediated Instruction in History Classes, che, unitamente al testo di Harris - che segue - conduce a degna conclusione il Forum con la presenza di testimonianze provenienti dal territorio nord-americano. In particolare Arpaia descrive ed analizza la sua esperienza d’insegnamento online e multimediale della storia nell’ambito, appunto, dell’Università Americana. Pur sapendo che ogni esperienza è personale e che i corsi universitari in Italia, come in altri Stati, sono strutturati in maniera diversa rispetto agli States, Arpaia intende “sottolineare che le strategie di cui discuterà [ha discusso n.d.r.] devono servire come esempio [...], che ciascuno può adattare a se stesso [...]. L’approccio pedagogico è lo stesso. È mia speranza - segue Arpaia - che il lettore veda qualcosa che lui o lei possa prendere e adattare al suo proprio impegno d’insegnamento” (la traduzione è mia);

Christopher S. Harris, Teaching with Computers in America: Some Thoughts and Analysis, il quale conclude definitivamente questa seconda edizione del Forum con la presentazione di un paper articolato in tre parti. Com'egli stesso ha comunicato ai moderatori: "The first part is a personal narrative about my experiences and what I have done; the second part is a bit of research about preparing to teach in computer classrooms and the difference between computer mediated and computer-assisted instruction; the third part is a timeline of how computers have impacted American college classrooms".

E' superfluo evidenziare ulteriormente l’attualità e l’importanza innovativa di questi studi. L’augurio è di poter fare tesoro e, soprattutto, di poter applicare tali esperienze, diverse ma accomunate dall’unico obiettivo della ricerca e della divulgazione storica e culturale in genere, all’insegnamento universitario e non solo, anzi rendondole accessibili anche alle scuole superiori ed inferiori, affinché le potenzialità dei fruitori della cultura e delle tecnologie siano messi sin da subito in grado di poterne sfruttare completamente i vantaggi e le importanti potenzialità.

Concludo questo lungo, ma doveroso, editoriale con un saluto all’ideatore, Angelo Gambella, invitandolo, come ha già promesso, a ripetere nuovamente questa esperienza l’anno venturo con il 3° Forum IS-Internet e Storia.

Il Direttore

direttore@storiadelmondo.com

< http://www.storiadelmondo.com/22/editoriale.htm > in Storiadelmondo, n. 22, 15 marzo 2004.

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